Smartworking, un tema così dibattuto negli ultimi tempi e che tuttora divide l’opinione pubblica a causa dei rischi che molte aziende percepiscono. Introdotto dalla Legge 81/2017, il lavoro agile ha l’obiettivo di garantire un miglior bilanciamento tra la vita privata e professionale del lavoratore.
Motore di questo cambiamento sono il cloud computing e le nuove tecnologie che permettono di facilitare la collaborazione a distanza tra tutte le risorse coinvolte in azienda, mirando ad aumentare la produttività e l’efficienza aziendale.
Tre i fattori chiave che contraddistinguono lo smart working: flessibilità, autonomia e collaborazione. In questo articolo vedremo come è possibile garantire questi elementi grazie al cloud e soprattutto toccheremo un tema che solleva molte preoccupazioni: la sicurezza dei dati e la privacy.
Smart working: un futuro flessibile e necessario?
Lo smart working è diventata una tendenza o una necessità? Ciò che possiamo dire è che le aziende che abbracciano questa “filosofia” lavorativa ottengono numerosi vantaggi tra cui la diminuzione del burnout, maggior benessere dei dipendenti e incremento della produttività.
Ma non solo, l’introduzione dello smart working ha inciso in modo significativo sul nostro ambiente contribuendo al risparmio energetico e avendo un impatto positivo anche sulla mobilità all’interno delle città.
Dal report dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano emerge come nel 2024 lo smart working sia stato in crescita nelle grandi imprese, coinvolgendo quasi 2 milioni di lavoratori, ed in calo, invece, nelle PMI passando a 520mila lavoratori dai 570mila del precedente anno.
Come anticipato, quello sullo smart working è un tema però che genera opinioni contrastanti. Molte, infatti, le aziende che ne sono spaventate a causa dei rischi di cybersecurity. È davvero, quindi, così semplice e sicuro il lavoro agile?
Il ruolo del cloud nello smart working
Per tutte le aziende che adottano lo smart working è fondamentale facilitare la collaborazione a distanza tra tutte le risorse coinvolte. Cuore di questa rivoluzione lavorativa sono le tecnologie digitali e in particolar modo il cloud computing. Oggi, infatti, grazie al cloud è possibile accedere alle risorse aziendali da qualsiasi dispositivo, in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo.
Il cloud è la tecnologia che sta permettendo il lavoro da remoto. Non sono più necessarie infrastrutture fisiche e ciò permette alle aziende di ridurre notevolmente i costi e garantire un accesso sicuro e centralizzato ai dati.
Il lavoro a distanza diventa, quindi, semplice e veloce. In tutti i campi lavorativi, il cloud computing migliora la comunicazione, la condivisione, la tempestività e la produttività di interi team.
Privacy e sicurezza: le sfide dello smart working
Come abbiamo visto, rendere il lavoro agile fa bene sia ai lavoratori che all’azienda ma non bisogna sottovalutare il tema della sicurezza dei dati e della privacy. Con i dipendenti che lavorano da remoto, infatti, i dati aziendali sono più maggiormente esposti a minacce. Ecco le principali:
- Furto di dati: tramite attacchi di phishing o accessi non autorizzati.
- Utilizzo di dispositivi non sicuri: ad esempio l’utilizzo di un Wi-Fi pubblico o di dispositivi personali non protetti.
- Perdita di dati sensibili: mancanza di protezione di dati o archiviazione non protetta.
Come possono quindi le aziende affrontare queste sfide?
Il cloud computing non solo facilita lo smart working, ma offre anche soluzioni avanzate per garantire la sicurezza dei dati aziendali. Ecco alcune delle principali misure di sicurezza che le aziende possono adottare:
- Autenticazione multi fattore: un sistema che garantisce che solo i dipendenti autorizzati possano accedere alle risorse aziendali.
- Protezione dei dispositivi: tutti i dispositivi dei lavoratori devono essere configurati nel modo corretto. Essenziale dotarsi di sistemi di antivirus, piani di backup automatici, crittografia dei dati. In caso di furto o smarrimento di un dispositivo, i dati aziendali saranno protetti.
- Formazione dei dipendenti: ai dipendenti devono essere fornite istruzioni chiare sull’utilizzo corretto degli strumenti digitali per garantire un buon livello di sicurezza.
Il cloud è anche uno strumento perfetto per garantire alle aziende di essere conformi alle normative sulla privacy. Per le aziende, infatti, è possibile monitorare i dati, controllare gli accessi, rispettando le leggi in materia di privacy e garantire la protezione delle informazioni sensibili.
Inoltre, nel caso in cui si verifichino “incidenti”, le soluzioni basate sul cloud permettono di risollevarsi in modo rapido. È fondamentale, infatti, disporre di un piano di disaster recovery per garantire il recupero dei dati in modo rapido ed efficiente, riducendo al minimo le interruzioni lavorative.