Il panorama tecnologico continua a evolversi, e per le PMI italiane restare aggiornate non è più un’opzione, ma una necessità. Il 2025 si preannuncia come un anno chiave per l’adozione di software avanzati, che abilitano una gestione più efficiente, sicura e scalabile dei processi aziendali. Vediamo insieme i principali trend da tenere d’occhio.
Integrazione tra sistemi per abbattere i silos
Uno dei principali ostacoli all’efficienza nelle PMI è la frammentazione dei software. I trend del 2025 indicano un’accelerazione verso sistemi integrati, in grado di “dialogare” tra loro.
Questo significa, ad esempio, che i dati del gestionale possono essere sincronizzati in tempo reale con il CRM o il software per la fatturazione elettronica.
Soluzioni come i connettori cloud o gli strumenti ETL (Extract, Transform, Load) come OpenETL – già proposto da Sigemi – diventano fondamentali per semplificare l’interoperabilità.
Flessibilità e scalabilità: il Cloud come alleato
La possibilità di adattare il software al cambiamento è diventata cruciale. Le PMI cercano soluzioni flessibili, scalabili e modulari, capaci di seguire la crescita del business.
Il Cloud sarà sempre più il punto di partenza: permette di lavorare ovunque, accedere a funzionalità avanzate senza costi infrastrutturali e aggiornare facilmente i sistemi. Secondo IDC, entro il 2025 oltre il 90% delle PMI utilizzerà almeno una soluzione cloud.
Sicurezza e compliance integrate nel software
Con l’arrivo della NIS2 e l’aumento delle minacce informatiche, anche il software dovrà essere progettato con logiche di sicurezza by design.
Backup automatici, crittografia dei dati, gestione dei permessi e log di accesso sono sempre più integrati nei sistemi gestionali, CRM e tool di produttività.
Per le PMI questo significa maggiore protezione e possibilità di dimostrare la compliance a clienti, fornitori e autorità.
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