Negli ultimi anni, anche in Italia, sempre più piccole e medie imprese stanno valutando la possibilità di stipulare una polizza di cyberinsurance per proteggersi da minacce informatiche e attacchi sempre più sofisticati. La crescita di ransomware, data breach e frodi online ha reso evidente che nessuna azienda è immune.
Ma la domanda resta: quando conviene davvero una copertura assicurativa e cosa copre nella pratica?
Cyberinsurance: cosa copre (e cosa no)
Le polizze di cyber assicurazione sono progettate per mitigare l’impatto economico di incidenti informatici. In generale, possono coprire:
- Costi diretti: spese legali, notifiche agli utenti, indagini forensi, ripristino dei sistemi.
- Perdite finanziarie: mancati ricavi dovuti all’interruzione dell’attività.
- Responsabilità verso terzi: risarcimenti a clienti o partner coinvolti in un data breach.
- Reputazione: in alcuni casi, costi di comunicazione e PR per gestire la crisi.
Tuttavia, non tutte le polizze sono uguali e molte prevedono clausole stringenti: l’azienda deve dimostrare di avere già in atto misure minime di sicurezza. In mancanza di queste, il rischio è che la copertura sia ridotta o addirittura esclusa.
Cyberinsurance non basta senza cybersecurity
La cyberinsurance può essere un tassello utile della strategia di gestione del rischio, ma da sola non basta.
È un po’ come avere una polizza contro gli incendi senza dotarsi di estintori o sistemi antincendio: l’assicurazione copre i danni, ma non previene l’incidente.
Per questo motivo, è fondamentale che ogni azienda valuti la polizza come complementare a un solido ecosistema di sicurezza informatica.
Il ruolo di SIGEMI e dei servizi Carapace.Network
SIGEMI non fornisce direttamente servizi di cyberinsurance, ma accompagna le imprese nel rafforzare la propria resilienza digitale. Attraverso il brand Carapace.Network, mettiamo a disposizione soluzioni mirate che consentono alle imprese di ridurre i rischi informatici e di presentarsi agli assicuratori con una postura di sicurezza adeguata:
- Carapace.Network for Suppliers → Protezione della supply chain, per evitare che un fornitore compromesso diventi il punto d’ingresso per un attacco.
- Carapace.Network for Awareness → Programmi di sensibilizzazione e formazione dei dipendenti, perché il fattore umano è ancora la prima vulnerabilità.
Questi servizi aiutano le aziende a creare un ecosistema cyber maturo e consapevole, condizione indispensabile sia per prevenire incidenti sia per garantire che un’eventuale polizza di cyberinsurance possa essere realmente efficace.
Conclusione
La domanda non dovrebbe essere “Cyberinsurance sì o no?”, ma piuttosto: 👉 “La mia azienda ha già implementato le misure necessarie per far sì che la polizza sia davvero utile?”
Con un mix di soluzioni tecnologiche, processi e formazione, ogni azienda può costruire un percorso di protezione solido. E in questo contesto, i servizi Carapace.Network rappresentano un alleato strategico per trasformare la cyberinsurance da semplice carta a strumento concreto di tutela e continuità operativa.