Il cloud computing promette una trasformazione radicale, spingendo sempre più aziende a migrare le proprie infrastrutture e applicazioni. Tuttavia, il cloud non deve essere una soluzione obbligatoria, ma una scelta strategica.
Il cloud offre enormi potenzialità ma cela anche complessità e rischi. Confini che diventano sfumati richiedono una comprensione profonda per sfruttare appieno i vantaggi e, soprattutto, mitigare i potenziali ostacoli.
Per questo, un approccio misurato e consapevole è fondamentale. Il cloud può essere un potente facilitatore di crescita, ma senza la giusta strategia, può trasformarsi in un ostacolo. Ecco perché abbiamo deciso di condividere con voi i 5 errori più comuni da evitare assolutamente durante la cloud migration, per trasformare questa transizione in un vero successo.
1. Mancanza di una strategia chiara
Uno degli errori più gravi è iniziare la migrazione senza una strategia ben definita. Molte aziende decidono di “andare sul cloud” senza sapere esattamente perché o cosa vogliono ottenere. Questo porta a scelte sbagliate e risultati insoddisfacenti.
Come evitarlo?
Una strategia cloud ben definita deve essere integrata a livello strategico con gli obiettivi di business complessivi dell’organizzazione. Fai un assessment dell’infrastruttura attuale. Identifica applicazioni e dati da migrare, e con quale priorità. Infine, crea una roadmap dettagliata con tempistiche realistiche.
2. Sottovalutare costi e complessità
Il cloud non è automaticamente sinonimo di risparmio e la gestione dei costi è un aspetto fondamentale per trarre il massimo vantaggio da questa tecnologia. Un’errata cost governance può avere conseguenze negative per un’azienda, come lo sforamento del budget, la presa di decisioni strategiche errate o la diminuzione della competitività.
Come evitarlo?
Confronta le offerte di diversi cloud provider, monitora in tempo reale l’utilizzo delle risorse e dimensiona queste ultime in base alle esigenze per mantenere una corretta gestione dei costi. L’approccio FinOps, basato sui dati e sulla collaborazione tra i team di finanza, tecnologia e business, garantisce la sostenibilità nel lungo termine.
3. Trascurare sicurezza e compliance fin dall’inizio
La cloud awareness e la cybersecurity sono due facce della stessa medaglia quando si parla di adozione del cloud computing. La sicurezza nel cloud è una responsabilità condivisa tra il provider e il cliente. Pensare che il provider si occupi di tutto è un errore pericoloso. Ignorare i requisiti di compliance (come il GDPR o NIS 2) può portare a sanzioni pesanti e danni reputazionali.
Come evitarlo?
Le best practice per la gestione della sicurezza nel cloud suggeriscono di comprendere a fondo il modello di responsabilità condivisa con il provider e isolare le diverse componenti dell’infrastruttura per limitare la propagazione di eventuali attacchi. Non solo. Configurare correttamente gli accessi, crittografare i dati a riposo e in transito, monitorare le anomalie ed effettuare dei penetration test giocano un ruolo importante nel limitare il rischio di subire attacchi informatici.
4. Scelta errata del modello Cloud o del provider
Non esiste una soluzione cloud unica per tutti. Scegliere il modello sbagliato (IaaS, PaaS, SaaS) o l’ambiente errato (pubblico, privato, ibrido) per le proprie esigenze può vanificare i benefici attesi. Anche scegliere un provider solo in base al prezzo, senza valutare performance, supporto e affidabilità, è rischioso.
Come evitarlo?
Analizza attentamente i requisiti dei carichi di lavoro e scegli il modello di servizio e l’ambiente cloud più adatti a ciascuna applicazione. Valuta i cloud provider non solo sul prezzo, ma anche su SLA (Service Level Agreement), performance, sicurezza, supporto tecnico, localizzazione dei data center e strategie di uscita (exit strategy) per evitare il vendor lock-in.
5. Test insufficienti prima e dopo la migrazione
Saltare o ridurre la fase di test per accelerare i tempi è una pessima idea. Problemi di performance, compatibilità o funzionalità scoperti solo dopo il go-live possono causare gravi disservizi e richiedere costosi interventi correttivi.
Come evitarlo?
Pianifica fasi di test rigorose e complete prima della migrazione finale. Testa le applicazioni nel nuovo ambiente cloud in condizioni realistiche. Verifica performance, sicurezza, funzionalità e integrazione con altri sistemi. Esegui anche test di validazione dopo la migrazione. Prepara sempre un piano di rollback dettagliato in caso di problemi imprevisti.
Pianificare per il successo del Cloud
Affrontare questi errori sin dall’inizio ti permetterà di migrare al cloud in modo più sicuro ed efficiente, raggiungendo gli obiettivi prefissati e massimizzando il ritorno sull’investimento. Se stai valutando la migrazione al cloud, noi di Sigemi abbiamo l’esperienza e le competenze per guidarti in ogni fase del processo, offrendoti consulenze personalizzate e supporto continuo. Contattaci per scoprire di più